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Caption: Nessuno escluso IIS Cremona - Milano - 20.3.2017
Caption: Sono allo studio le prossime linee guida nazionali per lo sviluppo e la modifica del sistema della scuola in ospedale.
La consapevolezza della validità della scuola in ospedale ci spinge a definire un quadro uniforme.
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Caption: Il quadro in Lombardia
Bruna Baggio
Caption: 35 istituzioni scolastiche che lavorano in 33 aziende ospedaliere, 93 docenti.
Da un certo punto di vista, questa numerosità è una risorsa, ma si tratta di una comunità che va tenuta insieme attraverso momenti di formazione e forme di comunicazione informale.
Caption: Prevale la scuola primaria, con 44 docenti, 19 per la scuola secondaria di II grado, 16 per la secondaria di I grado e 14 per l'infanzia.
Sono circa 10000 (6000 in degenza breve dai 2 ai 7 giorni) gli studenti che accedono al servizio della scuola in ospedale, 1500 stranieri.
Lo scorso anno sono stati completati 28 esami di stato in ospedale (in Lombardia).
Caption: 205 i progetti di istruzione domiciliare, per malattie che impediscono la frequenza scolastica o periodi di convalescenza lunghi (che superano i 30 giorni) con 6000 ore a domicilio.
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Caption: Curare l'indifferenza
Raffaele Ciambrone
Caption: Curare l'indifferenza, questo fa la scuola in ospedale, oltre a curare i bambini che entrano in ospedale.
Aspetti in definizione:
1. Revisione della distribuzione delle sezioni di scuole in ospedale.
2. Formazione iniziale e in servizio.
3. Regole condivise per il reclutamento e l'inserimento in ruolo dei docenti ospedalieri.
Caption: 4. Attenzione per il collegamento con la scuola di appartenenza non solo a livello burocratico.
5. Nuovo portale: mappa interattiva delle sezioni, raccolta dati, esperienze e buone pratiche, materiali didattici, risorse in rete, formazione, servizio traduzione cartelle cliniche, forum tematici, news e faq, registro elettronico unico (per avere dati aggiornati).
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Caption: La scuola in ospedale è uno spazio di sperimentazione di modelli, per necessità e per pubblico specifico.
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Caption: Nessuno escluso
Pier Cesare Rivoltella
Caption: La ricerca azione è frutto del lavoro congiunto tra ricercatori e insegnanti.
"I teorici in università e i pratici a scuola" racconta una polarizzazione inutile, frutto di una distorsione importante, di rappresentazioni sbagliate del rapporto tra teoria e pratica, soprattutto nella ricerca didattica.
Caption: Il testo Nessuno escluso affronta quattro aspetti del raccordo, individuati dai docenti: la trasmissione dei dati dalla scuola in ospedale al sistema regionale (il registro); la comunicazione tra scuola di appartenenza e sezione in ospedale; il problema del riconoscimento degli studenti nel quadro dei Bes e infine la valutazione.
Caption: Come inquadrare il problema della valutazione in ospedale?
Caption: Il primo problema è quello della comunicazione tra le pratiche di valutazione tra scuola e ospedale, una questione che prende corpo nella questione della pariteticità delle due scuole.
La seconda questione è quella delle diverse culture valutative.
Caption: Perché la scuola in ospedale è particolare?
Caption: 1. È una scuola "ospite", che convive con i medici e gli infermieri.
2. È un filo che lega gli studenti alla normalità.
3. Valuta quando può e non quando vuole.
4. Deve tenere fuori per qualche istante il fantasma della malattia (di solito è il contrario, la scuola deve tenere dentro la vita).
5. È una scuola-famiglia.
6. È senza classi
Caption: In Ospedale si attua una didattica diffusa e intervallata e questi aspetti impattano sulla valutazione.
Caption: Valutazione diffusa e integrazione dell'apprendimenti informali e non formali sono due questioni chiave.
Si tratta di questioni che toccano tutti i docenti, se adottano la logica delle competenze.
Caption: Assessment of, for, as learning:
Of: valutazione degli apprendimenti, è la valutazione sommariva che cade in fondo (verifico ciò che trovo o non trovo, non lavoro sull'errore o sul problema).
Caption: For: valutazione per sviluppare gli apprendimenti, è la valutazione formativa. Triangolazione tra eterovalutazione, autovalutazione e peer evaluation, è una valutazione improntata al feedback costante.
Caption: As: valutazione come apprendimento.
Qui tra valutazione e fare didattica non c'è distanza, è la valutazione formatrice. Ciò che faccio può essere valutato e questa è la situazione normale in ospedale.
Dalle micro-performance traggo gli elementi per valutare le competenze, che non si presentano "una tantum", ma che sono sempre in atto.
Caption: C'è poi un altro aspetto: non valuto solo l'apprendimento a scuola, ma anche quello informale e non formale.
Devo tradurre le esperienze in evidenze, documentandole e rendendole riconducibili al profilo di competenza che ho in mente per lo studente.
Pensiamo all'e-portfolio dove le attività dello studente sono inserite insieme a tante altre (qui le esperienze in ospedale non sarebbero straordinarie).
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Caption: Ciò che domani sarà normalità per la scuola, oggi lo è per la scuola in ospedale e l'istruzione domiciliare.
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Caption: La Scuola in Ospedale come ecosistema
Laura Fiorini
Caption: Il sistema della scuola in ospedale è complesso, è un ecosistema che lega realtà diverse.
La scuola polo e la rete di scuole supportano l'ecosistema sul piano relazionale, organizzativo (un registro comune, un protocollo, una équipe, spazi e strumenti adeguati), didattico (didattica sincrona, asincrona, in presenza, online).
Caption: Le variabili sono tante: dalla tipologia delle patologie, all'età degli studenti, dalla provenienza degli studenti malati alla sede dello studente come le case-famiglia o le strutture di accoglienza.
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Caption: La formazione: la valutazione come relazione
Alessandra Carenzio
Caption: Alcune questioni al centro:
valutare il servizio e il team;
valutare il (con) il bambino;
costruire strumenti di valutazione (eterovalutazione, autovalutazione e peer evaluation) in équipe;
comunicare la valutazione (alle famiglie e la scuola di appartenenza).
Caption: Una proposta per il prossimo anno scolastico
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